Leonardo

Dopo le innovazioni introdotte dalla Merloni ter in materia di progettualità e dalle leggi Bassanini in materia gestione dello Sviluppo, con l’approvazione della Legge 144/993 e l’adozione della cosiddetta Guida alla certificazione degli studi di fattibilità, a seguito, infine, dei numerosissimi richiami da tempo mossi all’Italia dalla stessa Unione Europea sull’urgenza di adeguare ai livelli tecnici internazionali le metodologie della progettualità e della programmazione dello sviluppo, traspare evidente come sia necessario affrontare con decisione questa materia, fare chiarezza per uscire presto dal disorientamento generale provocato dalla mancanza di adeguata cultura e professionalità nell’applicazione delle moderne metodologie elaborate dalla Scienza economica e, di fatto, indispensabili per la corretta applicazione delle innovazioni introdotte dalla legislazione vigente.

Bisogna, in pratica, voltare pagina! é necessario rimboccarsi le maniche, comprendere, conoscere e approfondire le vere basi scientifiche di riferimento delle innovazioni introdotte; documentarsi sulle vie più attendibili da percorrere per acquisire la competenza necessaria; promuovere, senza più indugi, programmi sostanziali di rinnovamento culturale e professionale, organizzare validi percorsi formativi di perfezionamento e specializzazione professionale che consentano agli addetti ai lavori di recuperare competenza e competitività.

A questa conclusione è giunto il Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri dell’Aquila che, da sempre sensibile al problema, ha voluto seguire attentamente e da vicino l’evoluzione del complesso e prolungato dibattito che, da tempo, a livello nazionale e locale ha impegnato alacremente Autorità politiche, Amministrazioni pubbliche centrali e periferiche, Dirigenza, Imprese, Ordini professionali, Associazioni di categorie, Banche, Istituti finanziari ecc.

Queste sono le ragioni alla base dell’iniziativa formativa illustrata in questo articolo (intervista della rivista Leonardo al Dott. Alberto Savastano della Orbiter di Roma) che costituisce la prima fase di un più ampio programma formativo che il Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri dell’Aquila ha ritenuto opportuno predisporre per consentire ai propri iscritti di conoscere e impossessarsi delle nuove metodologie della progettualità e dello sviluppo.

LEONARDO
La Orbiter è stata prescelta dal Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri de l’Aquila per realizzare la prima iniziativa formativa di un più vasto programma di perfezionamento e specializzazione dei propri iscritti in Tecniche innovative della Programmazione economica e della Progettualità; in qualità di responsabile della Orbiter può spiegarci quale è l’ambito di riferimento della formazione programmata?

SAVASTANO
Il ritardo registrato, da tempo, nella realizzazione degli investimenti pubblici e privati e il freno alla crescita economica e sociale del Paese sono da ricondurre ad una serie di concause più o meno conosciute quali, ad esempio, il rallentamento dell’azione politica, la lentezza della Pubblica Amministrazione, la ridotta innovazione tecnologica, la rigidità salariale, l’invadenza della criminalità ed altre ancora. Pochi, però, si rendono veramente conto del gravissimo danno prodotto allo Sviluppo dalle carenze di capacità professionali in materia di progettualità e programmazione tecnico-economica.
Infatti, una progettualità e una programmazione non in linea con moderne metodologie tecnico-economiche e finanziarie di livello internazionale non garantiscono la validità di piani e progetti di sviluppo; ne riducono la possibilità di acquisire i finanziamenti necessari e, quindi di raggiungere i risultati attesi. L’Italia ha sperimentato a sue spese le insufficienze di cui sopra, non solo con il ritornante fenomeno delle cattedrali nel deserto ma anche e soprattutto nei rapporti con l’U.E: Tutti sanno, infatti, che proprio le carenze di programmazione e progettualità hanno impedito al nostro Paese il pieno accesso alle risorse finanziarie UE e, molto spesso, vanificato quelle acquisite.

Il programma formativo voluto dall’Ordine e la prima iniziativa che la Orbiter si accinge a realizzare mirano a trasferire conoscenza e competenza adeguate nelle discipline economico-finanziarie di una moderna progettualità.

LEONARDO
Ma che cosa si intende per moderna progettualità e da che cosa è caratterizzata?

SAVASTANO
Per moderna Progettualità deve intendersi la capacità di preparare e/o valutare lo studio di fattibilità di un progetto infrastrutturale, produttivo e sociale sul piano tecnico, economico e finanziario al fine di  determinare preventivamente la sua redditività; la quali-quantificazione, cioè, del rapporto ottimale tra i costi sostenuti per la realizzazione del progetto ed i rientri finanziari/benefici sociali prodotti. E’ fondamentale che la redditività di un investimento venga ricercata prima della sua realizzazione perché non tutti i progetti sono redditivi. Sottovalutarne, pertanto, l’importanza equivale ad esporsi al rischio di avventure disastrose. Alcuni progetti sono, infatti, fisiologicamente non redditivi e, se incautamente realizzati, rendono, inesorabilmente, vani tutte le azioni economiche e gli interventi finanziari, posti in essere a supporto, successivamente.

E’ sorprendente constatare come, in una Italia classificata tra i primi Paesi più industrializzati del mondo, l’investimento in titoli del più modesto risparmio domestico sia addirittura conteso – a colpi di predichiarati tassi del loro rendimento futuro – da una agguerrita schiera di professionisti e di primari istituti bancari e finanziari mentre, per investimenti di cospicue risorse finanziarie destinate alla realizzazione di giganteschi progetti pubblici, privati, infrastrutturali, produttivi e sociali, non si avverta la pur minima esigenza di conoscere preventivamente l’esistenza e l’entità della loro redditività.

LEONARDO
In che misura ed in quali termini i partecipanti ai seminari e corsi Orbiter potranno trarne beneficio?

SAVASTANO
Gli ingegneri, in generale, presentano eccellenti profili professionali dovuti sia alla qualità degli studi universitari effettuati che alle ottime esperienze professionali maturate. Ciononostante le loro prestazioni restano generalmente circoscritte alla progettazione fisica degli investimenti senza affrontare adeguatamente le problematiche connesse all’area economico-finanziaria degli stessi che può, a giusto titolo, essere definita quale componente sostanziale della cosiddetta Ingegneria finanziaria.

La Orbiter vuole, appunto, trasferire conoscenza e professionalità in questa specifica area di competenza:

LEONARDO
Può cortesemente chiarire ulteriormente questo concetto?

SAVASTANO
In buona sostanza le progettazioni tradizionali sono carenti di quei requisiti finanziari ed economici impliciti nei concetti di Progettualità e Redditività propri delle moderne discipline dell’economia dello sviluppo definite dalla Orbiter Tecniche innovative della programmazione economica e della progettualità. Queste metodologie, che costituiscono l’ultima e più avanzata espressione della Scienza economica moderna, fanno parte integrante della formazione Orbiter. Le stesse, per la specifica funzione cui assolvono di quali-quantificare preventivamente la redditività dei progetti, sono abitualmente chiamate metodologie di razionalizzazione della progettualità e dello sviluppo.
Esse restano, a tutt’oggi le uniche e le sole in grado di fornire la risposta più esauriente all’investitore che, prima d’immobilizzare le proprie risorse finanziarie, vuol conoscere legittimamente l’esistenza e l’entità del ritorno che l’investimento è in grado di produrre sia in termini di capitali che di benefici sociali attesi.

LEONARDO
In effetti, nei termini esposti e per la qualità dei risultati conseguibili, le metodologie da lei illustrate ci appaiono interessanti per l’innovatività  proposta. Sorge spontaneo, quindi, domandarsi come mai esse non siano state e non sono ancora praticate?

SAVASTANO
Le Tecniche innovative della Programmazione economica e della progettualità non costituiscono una novità ma, di fatto, in Italia non sono mai state applicate rigorosamente in via generalizzata.

Queste metodologie sono state elaborate e diffuse dalle Organizzazioni, gli Organismi ed i Centri di ricerca internazionali fin dagli anni ’50.

L’Italia non le ha ancora recepite e, diversamente da altri Paesi, come ad esempio la Francia, non ha sviluppato, in alternativa , modelli analoghi di propria produzione:

Le Istituzioni accademiche hanno trattato tali tematiche soltanto marginalmente e le Scuole di perfezionamento post-lauream, a loro volta, non le hanno approfondite e diffuse adeguatamente.

Di fatto non si è verificato un naturale travaso di conoscenza dalla dottrina alla pratica.

LEONARDO
Ma quali sono le ragioni per le quali a suo avviso queste metodologie saranno realmente applicate in Italia e quale affidamento può dare la Orbiter sulla detenzione del giusto know how in materia?

SAVASTANO
Il futuro non può che andare nella direzione metodologica proposta dall’Economia dello sviluppo che la stessa Unione Europea ha fatto propria, soprattutto come strumento primario per l’affermazione dei principi di chiarezza e trasparenza nella gestione dei fondi strutturali.

Sul piano sociale si percepisce in maniera tangibile come questa innovazione metodologica risponda al bisogno unanime di un radicale rinnovamento culturale profondamente sentito: la Società italiana lo avverte intensamente e con essa lo avvertono, in particolare, la Pubblica  Amministrazione, il Sistema bancario, imprenditoriale e sindacale, l’associazionismo, le libere professioni, l’economia sociale ecc.

L’ampia legislazione citata all’inizio di questo articolo è, di per sé, eloquente. D’altra parte essa non può che confermare l’impegno del  legislatore a soddisfare l’aspettativa di ordine e razionalità attesa dal Paese in materia di progetti e programmazione dello sviluppo.

Vale la pena richiamare, proprio perché molto significativi al riguardo, il dispositivo della Legge 144/99 che prevede l’obbligatorietà della elaborazione degli studi di fattibilità per i progetti più impegnativi e per l’attribuzione delle premialità nazionali e comunitarie nonché la Guida alla certificazione degli studi di fattibilità, approvata dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome.

Per quanto riguarda il know how della Orbiter le preciso quanto segue.

La Orbiter da me costituita nel 1984, rappresenta la linea di continuità delle mie esperienze professionali maturate, sul campo, in materia di produzione, diffusione e impiego di metodologie e tecniche della Programmazione economica e Progettualità fin dal 1976: all’estero, quale economista funzionario internazionale delle Nazioni mjkUnite e consulente della Orbiter e, in Italia, quale componente del Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici del Ministero del Bilancio, prima, della Commissione tecnico-scientifica del Ministero dell’Ambiente, poi e, in continuità, quale consigliere tecnico principale della Orbiter.

La Orbiter è un Centro internazionale di studi economici e finanziari che opera, in Italia ed all’estero, nel settore dello Sviluppo (Programmazione economica, Credito e Investimenti) e svolge attività di Ricerca metodologica applicata, Studi di piano, Studi di progetto, Organizzazione di istituzioni, Azioni di internazionalizzazione, Formazione, Editoria ecc.

In virtù dei diritti esclusivi conferiti da parte dei più importanti Centri internazionali di ricerca economica, la ORBITER ha tradotto in lingua italiana e pubblicato testi specialistici nelle discipline della programmazione economica e della progettualità, considerati universalmente come la migliore e più avanzata letteratura tecnica di riferimento esistente in materia.

La Orbiter detiene, inoltre, il diritto di utilizzazione in esclusiva del Quaderno di analisi economica e finanziaria, metodo pratico per la didattica e per la preparazione e/o la valutazione degli studi di fattibilità dei progetti d’investimento pubblici e privati, produttivi ed infrastrutturali, conforme ai livelli di tecnicità internazionale.

Tale metodo, da me elaborato in qualità di funzionario delle Nazioni Unite, fu stampato, originariamente, in lingua francese con finanziamento ONU (1980), registrato in Italia presso il Dipartimento della proprietà letteraria della Presidenza del Consiglio(1981), recepito – nella versione in lingua italiana – dal Cipe (1982) ed incluso nel primo Manuale per la valutazione degli investimenti pubblici edito dal Ministero del Bilancio e della PE (1983).

 

Per l’espletamento delle sue attività, inoltre, la Orbiter si avvale di un ricco roster di esperti nazionali ed internazionali e di una struttura formativa di tipo residenziale sita in Zagarolo (RM).